sabato 23 marzo 2013

RAPPORTI ANATOMO FUNZIONALI TRA APPARATO STOMATOGNATICO E POSTURA: 1° PARTE - POSTURA E CATENE POSTURALI


I vari studi volti alla ricerca delle correlazioni anatomo funzionali tra apparato stomatognatico e postura hanno portato a considerare che, alla base di questi rapporti, svolgano un ruolo importante le cosiddette catene posturali. L’apparato stomatognatico, infatti, è composto da numerosi muscoli che lo collegano alle strutture cranio mandibolari, al rachide, al cingolo scapolare e agli arti superiori, cosicchè una contrazione anomala di questi muscoli si ripercute su altri distretti creando uno squilibrio posturale. I muscoli della testa che terminano in altri distretti, dunque, entrano a far parte in modo diretto delle catene posturali correlate all’equilibrio corporeo.
Prima di addentrarci di capire attraverso quali meccanismi fisiopatologici la mandibola concorra ad ustaurare una “patologia posturale” è bene rinfrescarci la memoria su come viene definita la postura e su cosa sono le catene posturali.
Con il termine postura si intende la posizione del corpo nello spazio e la relativa relazione tra i suoi segmenti corporei: la postura eretta del corpo è convenzionalmente la posizione che un individuo assume nello spazio stando in piedi, con la faccia rivolta in avanti, gli arti superiori allineati ai fianchi, i piedi leggermente divaricati di circa 30° e i talloni uniti tipo “scudo francese” o separati di circa 10 cm12. Una corretta postura è quello stato in cui tutte le componenti muscolari, articolari e scheletriche lavorano in armonia e con il minimo dispendio energetico, ciò non solo consente le migliori condizioni di lavoro e permette di rispondere prontamente ad efficacemente a eventuali nuove sollecitazioni interne o esterne, ma protegge anche le strutture stesse da traumi e deformità13.
Le catene posturali sono formate da muscoli contigui fra di loro che, avendo terminazione e inserzione in comune, si comportano come un’unica struttura. Esee vengone divise dagli autori in: anteriori, posteriori e laterali.
Le catene posturali hanno dunque il compito di controbilanciare le forze esterne che agiscono sull’individuo, in modo tale da mantenerne la postura eretta.
Per la bibliografia citata contattatemi pure

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