sabato 11 maggio 2013

IL CONFRONTO N.1 - IL SONNO NELLE PATOLOGIE POSTURALI



“Noi siamo abituati a pensare alle patologie posturali come patologie presenti durante il giorno, sopratutto in soggetti che svolgono attività lavorativa intensa  o che stanno molte ore in piedi, conseguenti ad un’alterata gestione del tono muscolare da parte del sistema posturale. Questo non è sempre vero, infatti molte funzioni e parafunzioni sono presenti durante la notte e sono esacerbate, ridotte o modificate nella quantità e nell’insorgenza dalla ottimizzazione posturale durante il riposo.  Questo fatto è così evidente che spesso, soggetti che si svegliano con  mal di testa, torcicolli e mal di schiena, lamentano di aver dormito male durante la notte. E’ per questo che la patologia posturale e i “malati posturali” bisogna considerarli anche durante il riposo. Questa evidenza ha aperto le strade all’industria, allo studio e all’ottimizzazione delle risorse posturali durante il sonno attraverso la costruzione di sistemi di riposo sempre più complessi. Pertanto pensare di trattare il malato posturale semplicemente con delle modificazioni  durante la vita attiva, con dei plantari  o dei bite da portare durante il giorno è riduttivo. Questo era già stato capito dai vecchi posturologi che, in soggetti che presentavano problemi occlusali, consigliavano l’applicazione di bite o di splint anche durante la notte. E’ dunque confermato dall’evidenza clinica che l’ottimizzazione del riposo riduce i disturbi al risveglio.” Luciano Poli, Odontoiatra - Gnatologo

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