-
Il terzo
passo sarà quello di indagare sulle caratteristiche del dolore:
o
Localizzazione:
un dolore di spalla antero-laterale nell’area della borsa
sottodeltoidea è generalmente correlato a patologia della cuffia dei rotatori e
a una sindrome da conflitto subacromiale; il dolore antero-superiore può interessare l’articolazione
acromion-clavicolare; dolore a livello del braccio
o del gomito può interessare il bicipite e i suoi tendini; pazienti con istabilità
anteriore riferiscono frequntemente dolore
a livello posteriore della spalla: pazienti con instabilità
multidirezionale riferiscono dolore diffuso
e poco localizzato
o
Irradiazione:
nelle patologie propie della spalla possiamo riscontrare spesso un dolore
irradiato al muscolo trapezio a
causa delle contratture muscolari dovute al mal utilizzo dell’articolazione
scapolo omerale, se però il dolore è irradiato al gomito e alla mano è poco probabile che sia dovuto
all’articolazione scapolo-omerale.
o
Qualità e
natura: Indagando la tipologia e la profondità del dolore si può meglio
stabilire la sua origine. E’ importante individuare anche qual’è la posizione di massimo dolore.
o
Andamento,
durata e associazione: capire l’andamento
e la durata del dolore durante il giorno ci fornisce informazioni utili sul
grado e sulla gravità della patologia: un dolore
cronico è persistente durante il giorno e spesso permane anche a riposo
mentre il dolore ancora in fase acuta si
presenta leggero e intermittente nei momenti in cui la spalla viene usata di
più.
o
Sintomi
associati: possono coesistere debolezza, instabilità dell’arto, paura del
movimento, rigidità, blocchi articolari, scatti, crepitii, sensazione di
gonfiore: se la debolezza perdura al dolore, la valutazione si orienta verso
una rottura della cuffia o un problema neurologico; se la rigidità persiste si
valutano le condizioni delle strutture capsulari.
-
Infine è importante indagare sullo stato di salute del paziente (malattie
autoimmuni possono portare a erosione e usura della glenomerale), se effettua o
ha effettuato terapie farmacologiche,
se è stato già sottoposto a interventi
chirurgici (alcune complicanze tardive di interventi chirurgici posso
essere capsuliti adevie o artrosi gleno omerali) o ad altre fisioterapie prima di venire da voi.
Arrivare ad una precisa diagnosi
funzionale nella patologie di spalla è l’elemento cardine per stilare un piano di trattamento adeguato per
guarire nel miglior modo il paziente.
Lo spunto per il post è stato preso dall'articolo di Alice Tiberi "Anamnesi e valutazione funzionale della spalla" (Il Fisioterapista Marzo/Aprile 2012)
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