Background: La cefalea muscolotensiva è la forma più comune di mal
di testa. Essa si presenta come una sensazione di costrizione e compressione a
livello della regione bitemporale del capo, della regione nucale e sub
occipitale o in entrambe le regioni. Secondo la classificazione internazionalestilata dalla International headache society la cefalea muscolotensiva
appartiene al gruppo delle cefalee primarie e può essere divisa in sporadica,
frequente e cronica. E’ un problema che coinvolge molto i bambini e che li
accompagna fino all’adolescenza limitando le loro capacità in tutti gli aspetti
della loro vita: dalla scuola, in quanto il bambino non riesce a concentrarsi,
allo sport, in quanto riduce le sue prestazioni fisiche, fino al gioco. Secondo
Donald W. Lewis nella fascia di
età tra i 3 e i 7 anni sono colpiti un bimbo su 3 con una prevalenza
maggiore nei maschi piuttosto che nelle femmine. Tra i 7 e gli 11 anni sono
colpiti 4 bimbi su 11 e in questa fascia di età maschi e femmine sono affetti
allo stesso modo. Dagli 11 ai 15 anni abbiamo una prevalenza di 8 su 23 bambini
e il fattore si inverte: sono molte più le femmine a soffrire di cefalea
muscolo tensiva rispetto ai maschetti.
Nel nostro lavoro abbiamo provato a
trattare la cefalea muscolotensiva dei bambini con la terapia miofunzionale.
Abbiamo selezionato 42 pazienti di età compresa tra 6-15 anni, tra cui
24 femmine♀ e 18 maschi♂. Li abbiamo sottoposti a diagnosi di screening
neurologica per escludere patologie nervose e a diagnosi funzionale attraverso
le correnti metodiche previste dal piano diagnostico di Garliner. Tutti erano
affetti da anomalie della deglutizione complessa, senza importanti
sbilanciamenti occlusali ma con incidenze parafunzionali pari al 100% come
buxismo e serramento, ipertono del mentoniero e ipertoni compensatori dei
muscoli masseteri e temporali. Questi venivano diagnosticati con metodica
elettromiografia. I pazienti venivano sottoposti ad un ciclo trimestrale di
terapia mio funzionale secondo il piano di trattamento di Garliner e
controllati settimanalmente attraverso test di Payne, esame myometer, EMG,
capacità di eseguire gli esercizi assegnati nella seduta precedente.
Risultati; assistevamo ad un riequilibrio delle strutture muscolari
afferenti all’apparato stomatognatico valutata attraverso metodica
elettromigrafica, alla riduzione delle parafunzioni (bruxismo e serramento) con
riduzione statisticamente significativa non solo del numero di accessi di cefalea
settimanale ma in oltre il 60% dei pazienti alla scomparsa della sintomatologia
algica.
Grazie alla terapia miofunzionale
riusciamo ad agire su 3 fronti: la psiche, vediamo infatti un aumento della
concntrazione dei nostri piccoli pazienti riscontrabile a scuola e
nell’esecuzione degli esercizi, nel riequilibrio neuro-muscolare, attraverso un
vero e proprio defaticamento dei muscoli dell’apparato stomatognatico e infine
sulla cefalea.
Conclusioni: Grazie a questa triplice azione, attraverso la terapia
miofunzionale le cefalee muscolo tensive nei bambini vengono trattate con successo;
ciò depone per una natura disfunzionale della stessa. La correzione del
disordine attraverso la terapia mio funzionale fornisce risultati eccellenti e
stabili nel tempo nel controllo e nel trattamento della cefalea
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